Mentre passeggiate per le strade di Siena, ricordatevi di sollevare lo sguardo ogni tanto… alcune facciate dei palazzi che costeggiano la via potrebbero sorprendervi!
Ad esempio, perché non andate a cercare lo spirito di Frate Giomo?
In via delle Cerchia n.50, vicino all’Orto Botanico e all’Accademia dei Fisiocritici (che valgono assolutamente una visita!), scavata sulla facciata di un palazzo c’è una nicchia, al cui interno è stata murata una testa di marmo. Raffigura un uomo calvo, barbuto, con il volto infossato e gli occhi spiritati.
La tradizione ci racconta che la testa sarebbe quella del frate camaldolese Giacomo, detto “Giomo”, vissuto tra il XII e il XIII secolo nella vicina Abbazia di Santa Mustiola e morto nel 1208 sul campo di battaglia di Montalto della Berardenga, durante uno dei frequenti scontri tra Siena e Firenze.
Secondo la leggenda, dopo la sconfitta senese le donne andate a recuperare i corpi dei caduti avrebbero trovato quello di frate Giacomo riverso sopra il vessillo della compagnia di Porta all’Arco, e si dice che la croce del vessillo risplendesse di una luce propria. In questo modo, il suo spirito sarebbe sopravvissuto al corpo mortale.
Piccola nota storica: nel 1208 a Siena le compagnie militari ancora non esistevano, sarebbero state istituite quasi un secolo dopo… ma si sa, le leggende hanno sempre il loro fascino!
A proposito della testa di sarebbe anche un’altra versione, secondo la quale Giomo sarebbe lo spirito del fantasma dell’Orto Botanico, che si trova poco distante in via Mattioli. Qui il frate camaldolese (anche lui!) Giacomo de’ Magagni, soprannominato Giomo, sarebbe stato impiccato nel XVI a seguito della scoperta della sua relazione peccaminosa con una suora. Le apparizioni del suo fantasma si sarebbero susseguite nel corso dei secoli, finché pare che sia stato il fantasma stesso ad indicare il luogo della sua sepoltura, sotto la casa del custode.
Curiosi di andare a cercarlo?
Dove: Via delle Cerchia 50
Quando: Meraviglia sempre visitabile