Castelvecchio

castelvecchio

Alla scoperta del mitico luogo in cui per tradizione è nata la città di Siena

Ci sono molte leggende che circolano sulla storia di Siena, ma almeno una di queste sembra trovare conferma nella storia. Si tratta di quella che riguarda il luogo di fondazione della città: Castelvecchio.

Proprio qui, tra via San Pietro e via di Stalloreggi, numerosi elementi collocano il nucleo originario della città: i ritrovamenti archeologici, la posizione strategica sul punto più alto della città che permette di sorvegliare tutto il territorio circostante, la sua conformazione che ancora oggi ricorda un castello di forma più o meno quadrilatera, il tracciato delle strade che circondano l’area e che circondano l’antico castrum.

Nonostante i secoli e i tantissimi cambiamenti avvenuti nel tessuto urbano della città, il castello è ancora lì con le sue strade interne – Via e Vicolo di Castelvecchio, insieme a via San Quirico – la corte sopraelevata ancora perfettamente conservata e i resti delle torri, come quella nota come Torre Voltaia che si trova dietro Piazza del Conte.

La tradizione vuole che in questo luogo abbiano avuto la propria sede prima le magistrature della colonia romana, poi il gastaldo longobardo e quindi il conte franco, senza contare che sempre in Castelvecchio avrebbero avuto la propria dimora anche i primi Vescovi di Siena.

A questa ricostruzione storica del nucleo di Siena si affianca una tradizione leggendaria: il territorio di Castelvecchio sarebbe stato il luogo di approdo dei gemelli Senio e Ascanio (o Aschio), figli di Remo, fuggiti dopo l’uccisione del padre da parte di Romolo, mitico fondatore di Roma.

Lo zio voleva infatti riservare loro lo stesso trattamento toccato a Remo, ma i due gemelli, a cavallo di due destrieri “uno bianchissimo e uno nerissimo, forniti da battaglia” scapparono e giunsero nei pressi di Siena, sulle rive del torrente Tressa, e costruirono sul monte vicino un tempio dedicato ad Apollo dove conservare il sacrario della Lupa capitolina trafugato allo zio.

Qui si unirono ai boscaioli e ai mandriani che abitavano la zona, che li elessero capi della comunità e li aiutarono a costruire “un forte castello”, nucleo primitivo di Siena, chiamato “Castelsenio”. Da qui, nonché dal termine latino senio (“antico”), l’origine del toponimo Castelsenio, poi tramutatosi in Castelvecchio.

Sebbene questa ricostruzione sia il frutto della creazione di una mitologia ad hoc da parte di Agostino Patrizi nella seconda metà del ‘400 per dare lustro alle origini di Siena, ancora oggi il suo fascino aleggia tra le antiche mura di Castelvecchio.

Dove: Via e Vicolo di Castelvecchio
Quando: Meraviglia sempre visitabile

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