Misteri e segreti templari in una delle chiese più antiche di Siena
I “Poveri Compagni d’armi di Cristo e del Tempio di Salomone”, detti “Cavalieri del Tempio” o più semplicemente “Templari” sono il più noto ordine religioso cavalleresco della cristianità medioevale e le leggende sorte intorno alla loro esistenza e alle loro imprese aleggiano ancora tra le strade della città…
In particolare c’è un luogo ancora impregnato della loro storia millenaria: si tratta della Chiesa della Magione, in via di Camollia. Il toponimo “Magione” deriva proprio dalle Case del Tempio, presenti in Terra Santa e lungo le vie di pellegrinaggio, note come Magioni o Mansioni dal francese maison e dal latino mansio, ovvero “tappa, sosta”.
Le Case del Tempio si trovavano solitamente poco fuori dai centri abitati, erano fortificate, e spesso celavano richiami simbolici ed esoterici.
A Siena la Magione dei templari si trovava vicino alla porta settentrionale della città, Porta Camollia, in modo da accogliere i pellegrini che entravano nel centro abitato, e comprendeva un ospedale per i viandanti, la casa templare dei cavalieri-monaci e la chiesa, ancora oggi in funzione e appartenente ai Cavalieri di Malta.
La prima notizia storica della Chiesa risale all’anno 998, quando ancora non era compresa nella cinta muraria del tempo, ed un documento del 1148 indica che era gestita appunto dai Cavalieri Templari. Dopo la soppressione dell’ordine, nel 1312, la chiesa e tutti i suoi beni passarono all’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme – poi conosciuti come Cavalieri di Malta – con l’appellativo di “Commenda”.
Questo fu il periodo di massimo splendore della Magione: vennero affrescati i sepolcreti del portico e il refettorio al piano superiore e costruita la loggia interna tutt’ora visibile.
Oltre alle opere d’arte contenute al suo interno – tra le quali ricordiamo un tabernacolo gotico dell’olio santo della seconda metà del Trecento, la Madonna con i Santi Giovanni Battista e Pietro di Diego Pesco, i frammenti di affreschi di Cristoforo di Bindoccio e Meo di Pero – vi consigliamo di guardare attentamente tra le pietre dell’esterno della Chiesa: qui un occhio attento potrà scorgere simboli e croci templari incise nella muratura, mentre all’interno sono visibili graffiti simbolici.
Intorno al 1623 la Cappella adiacente, dedicata alla Presentazione al Tempio della Vergine Maria, fu data in uso alla Contrada dell’Istrice, che ne fecero la loro prima sede prima di trasferirsi nel 1700 a Fontegiusta. Gli istriciaioli sono però sempre rimasti legati alla Chiesa della Magione, scegliendo di svolgere proprio qui, nel maggio 1980, la cerimonia di conferimento del titolo onorifico di “Sovrana” alla Contrada. E sempre qui, ogni anno in occasione della Festa Titolare in onore di San Bartolomeo, vengono effettuati i battesimi dei piccoli contradaioli.
Dove: Via di Camollia
Quando: Tutti i giorni: 9.00 – 19.30