Vere e proprie opere d’arte che custodivano i registri finanziari della repubblica senese
Il termine biccherna nasce dal nome dell’istituto della magistratura finanziaria del Comune di Siena, la Biccherna, appunto, che a partire dal Duecento iniziò a richiedere particolari copertine per i propri registri di amministrazione. Tali libri erano corredati da vere e proprie pitture, eseguite dai più importanti artisti senesi. Ben presto anche altre organizzazioni, come l’Ospedale di Santa Maria della Scala, la Gabella, il Concistorio o la Camera del Comune, cominciarono a commissionare preziose copertine per i propri inventari o scadenzari.
Il Museo delle Biccherne è situato nei locali dell’Archivio di Stato di Siena che si colloca a sua volta, in un prestigioso esempio di architettura rinascimentale: Palazzo Piccolomini.
La Collezione delle Biccherne rappresenta un documento importantissimo a testimonianza di come si sia evoluta la città di Siena e la gestione della cosa pubblica. Analizzando le tavolette è infatti possibile ammirare come la forma e la funzione dell’oggetto, da semplice copertina lignea di un normale registro, sia passata a vera e propria opera d’arte.
Il primo esemplare pervenuto data alla seconda metà del 1258 e la sua “tavoletta” rappresenta il ritratto del Camerlengo Ugo, un monaco dell’Abbazia di San Galgano, che esamina i suoi libri contabili su una scrivania. Un’altra del 1440, un muratore che costruisce il muro di una fortezza, mentre una del 1467 raffigura la Vergine Maria che protegge la città di Siena durante un terremoto, con i cittadini che si rifugiano sotto le tende erette fuori dalle mura della città.
Oggi, nella collezione presente nell’Archivio di Stato di Siena sono conservate ed esposte un centinaio di biccherne, mentre altre si trovano in collezioni private o in altri musei del mondo come Londra, Berlino e New York. Ciò dipende dal fatto che alcune tavolette vennero richieste dalle famiglie dei magistrati che le avevano fatte dipingere, entrando quindi in mano privata e venendo poi rivendute sul mercato antiquario internazionale.
A guidare il visitatore sono tre percorsi pensati su tre differenti modi di approcciarsi alle biccherne: si può scegliere di osservarle seguendo le firme degli stessi pittori, ma anche affrontare la visita ponendo attenzione al tema della scrittura o ai soggetti delle rappresentazioni, ora di stampo politico, ora religioso.
Archivio di Stato di Siena
Banchi di Sotto, 52, 53100 Siena SI (Italy)
TEL: +39 0577 247145
Apertura al pubblico il sabato
con ingressi alle 10.00 e alle 11.30 (massimo 20 persone per turno).
Chiusura alle 13.00.
Fino a nuove disposizioni, sono sospese le visite guidate a cura del personale.
Prenotazione obbligatoria per i gruppi con almeno 10 persone da inviare via mail ad
as-si.comunicazione@cultura.gov.it
Instagram @siena_archiviodistato