La fonte più antica di Siena
Fontebranda è la più famosa fonte medievale di Siena, si trova nel Terzo di Camollia, nel territorio della Nobile Contrada dell’Oca, a poche decine di metri dall’omonima Porta di Fontebranda.
Alimentata dai bottini medievali sotterranei, Fontebranda è la fonte più grande e antica della città.
Fu costruita nel XIII secolo con tre arcate gotiche, fungeva da lavatoio ma anche da attingimento per i conciatori che proprio in questa zona avevano i loro macelli.
La fonte riceve l’acqua dai Bottini, l’antico acquedotto senese di oltre 25 chilometri scavato nel sottosuolo, e, in origine era costituita da tre vasche: nella prima si trovava “acqua nova” ovvero l’acqua potabile, nella seconda (alimentata dal trabocco della prima) si abbeveravano gli animali, mentre l’acqua della terza era utilzzata per lavare i panni. Le acque uscite dall’ultima vasca venivano poi utilizzate dai conciatori, nei laboratori dell’Arte dei Tintori e dai mugnai come forza motrice nei mulini che si trovavano lungo il suo corso.
Viene citata da Dante nella Divina Commedia, nel trentesimo canto vv. 76-78, ma anche Boccaccio cita la fonte nel Decamerone.
Nei pressi della fonte è nata e vissuta santa Caterina da Siena, conosciuta anche come la santa di Fontebranda. Poco distante, infatti, si trova il Santuario di Santa Cateriana da Siena.
Il nome Fontebranda si deve all’omonimo rione della Contrada dell’Oca, che ancora oggi utilizza le acque della fonte per una sorta di tuffo di iniziazione dei piccoli contradaioli.