Santuario – casa di Santa Caterina

santuario

Un luogo per scoprire la vita e le esperienze della giovane senese divenuta Santa Patrona d’Italia

Il Santuario di Santa Caterina si trova ubicato nella zona di Fontebranda, nel territorio della Contrada dell’Oca, zona della città dedicata alla lavorazione della lana. Fu qui che nel corso della prima metà del Trecento venne dato in affitto al padre di Caterina, il tintore Jacopo Benincasa, un edificio di tre piani, come fondaco per tingere i panni e dimora della sua numerosa famiglia.

Nel 1466, poco dopo la canonizzazione di Caterina, il Comune di Siena decise di acquistarlo, spinto dalle suppliche dei cittadini, desiderosi che la casa della loro santa fosse per sempre aperta alla pubblica venerazione.

Era già sorta a quell’epoca una confraternita laicale dedicata a Caterina, cioè un’associazione di fedeli con lo scopo di opere di carità, penitenza e culto.
Proprio grazie all’attività dei confratelli, sostenuta dalle tante elargizioni dei devoti, ebbe inizio una serie di interventi che si protrasse per secoli, trasformando la casa in un vero e proprio santuario.

Oggi vi si accede attraverso il portico dei Comuni, costruito in seguito alla proclamazione di Caterina Patrona d’Italia il 19 giugno 1939, quando fu deciso di ampliare l’accesso al santuario per favorire il passaggio di pellegrini e turisti che si recavano in visita ai luoghi della santa.

Il cuore del Santuario Casa di Santa Caterina è rappresentato dalla chiesa del Crocifisso, dove viene custodito il crocifisso ligneo dal quale Santa Caterina ricevette le stimmate nel 1375.

Le altre zone sono: l’Oratorio della Cucina, l’Oratorio Superiore e la chiesa di Santa Caterina in Fontebranda.

L’Oratorio della Cucina, costruito sulla cucina della famiglia Benincasa custodisce i resti dell’antico focolare casalingo, dove Caterina cadde durante una delle sue estasi, rimanendo miracolosamente illesa; nell’Oratorio della Camera, che include il piccolo cubicolo in cui era solita pregare e riposarsi, è tuttora visibile la pietra sulla quale poggiava solitamente la testa.

La chiesa di Santa Caterina in Fontebranda, detto anche oratorio della Tintoria, è oggi l’oratorio della Nobile contrada dell’Oca.

 

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