L’atto finale del corteo storico del Palio di Siena
La sbandierata della vittoria è l’atto finale del corteo storico del Palio di Siena. Il corteo storico, nella sua forma odierna, è la raffigurazione commemorativa della storia, delle istituzioni, dei costumi e della grandezza dell’antica Repubblica senese.
Le vere protagoniste del corteo storico restano però le Contrade e i loro monturati, detti Comparse. Una sfilata di colori dove eleganza, dedizione e coordinazione rappresentano la chiave per la riuscita della passeggiata storica. Un corteo che ad oggi prevede 14 gruppi, per un totale di ben settecento figuranti e che entra in Piazza del Campo al primo rintocco di “Sunto”, il campanone della Torre del Mangia dedicato nel 1665 all’Assunta, patrona e regina della città.
La sbandierata della vittoria fu introdotta nel 1919, subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e aveva proprio l’intento di commemorare i reduci di guerra. Chiamata dai senesi “sbandierata finale”. Oggi la sbandierata si compone di singoli movimenti, i “fioretti” raggruppati in figure di varia lunghezza, combinate secondo le diciassette scuole delle Contrade, che le
tramandano di generazione in generazione. Gli alfieri delle Contrade si sfidano così in una spettacolare “alzata” finale.
Un momento che ha perso la sua sacralità commemorativa poiché considerato atto di buon auspicio: chi riesce, infatti, a lanciare più in alto la bandiera ha più probabilità di vittoria. 17 Tamburini e 17 Alfieri delle 17 Contrade, entrano in simultanea in pista davanti a Palazzo Pubblico, regalando a tutto il pubblico un’emozione unica che segna la fine del corteo e l’inizio della carriera.