Archi della Galluzza

archi della galluzza

La strada dei tintori senesi

Via della Galluzza è senza dubbio uno dei vicoli più caratteristici e pittoreschi di Siena, sia per la presenza di una serie di archi che per la notevole pendenza della strada.

Tale aspetto architettonico però è tutt’altro che medievale: l’unico arco risalente al Medioevo è quello che fa angolo con il vicolo di Costaccino, che per dimensioni e struttura sembra essere il fornice di una porta. Gli altri archi, invece, furono aggiunti nei primi dell’Ottocento per sostenere i fabbricati pericolanti che si trovano ai lati della via, danneggiati pesantemente dal terremoto del 1798.

La denominazione di via della Galluzza è sempre stata collegata alla presenza del mercato di pollame che si teneva proprio tra questa strada e la Costarella. Ma l’etimologia della galluzza potrebbe derivare anche da “galla” o “gallozza” usata dai conciatori e dai tintori. In realtà la “galla” è un rigonfimento degli alberi, tipicamente di querce, cerri e faggi, causata da un insetto che dopene le sue larve all’interno. L’acido gallico e tannico conenuti nella galla erano molto utilizzati nel medioevo dai tintori, nella concia delle pelli, ma anche per fare l’inchiostro.

Un vicolo così particolare non è certo rimasto inosservato quando Siena fu scelta come luogo di riprese del film d’azione Six Underground con il famoso attore Ryan Reynolds. Non è un caso che alcune scene siano state riprese proprio in via della Galluzza, gli archi si prestano perfettamente per salti acrobatici e spettacolari.

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