Un tesoro da scoprire solo 3 volte all’anno
I Salimbeni furono una famiglia senese di grande rilevanza politica, inizialmente schierata dalla parte di Ghibellini e acerrima nemica della famiglia Tolomei.
Siamo nella Siena del XIII e XIV secolo, e i Salimbeni si arricchiscono con il commercio del grano e delle spezie in Maremma e con la loro attività di prestiti alle aziende.
Erano la famiglia più ricca di Siena, possedevano numerosi castelli, palazzi e torri, fra questi anche il Castellare oggi conosciuto Rocca Salimbeni, sede di Banca Monte dei Paschi di Siena.
Nel 1355 proprio in questo palazzo la famiglia Salimbeni ebbe ospite l’imperatore Carlo IV, mentra cinquanta anni prima aveva ospitato il fratello di re di Francia, Carlo di Valois, con la moglie Caterina, figlia dell’imperatore di Costantinopoli, che proprio nel castellare partorì sua figlia.
Per quasi 200 anni il castellare divenne la sede centrale della famiglia, da qui reclutavano uomini ed armi ed iniziarono a costruire la loro potenza politica. Crearono un vero e proprio stato autonomo unendo il territorio della Valdorcia con parte della Maremma e della Valdichiana. Nel 1340, in seguito ad una grande crisi economica, molte aziende mercantili toscane iniziarono a fallire. Alla crisi si aggiunse, nel 1347, la Peste Nera che uccise ¾ della popolazione toscana. Così, nel corso del tempo, i Salimbeni cambiarono le loro attività, abbandonando il commercio a favore dell’agricoltura, acquistando terre e poderi e diventando tra i più grandi proprietari terrieri dello stato.
All’interno della rocca è conservata una straordinaria collezione di dipinti dal XIV al XIX secolo. Spettacolare la grande scala monumentale dell’ingresso, progettata da Pierluigi Spadolini nell’intervento di restauro della Rocca del 1972.
Nel 1866 il palazzo fu acquistato dal Monte dei Paschi che ne fece la sua sede centrale. Nel 1877 fu restaurato in stile neogotico da Giuseppe Partini, il quale demolì alcuni corpi e ne sopraelevò altri, annettendo nuove strutture in stile antico.
Un nuovo restauro fu svolto nel ‘900 a cura di Carlo Ariotti e Vittorio Mariani, nel quale furono ritoccati anche i palazzi laterali alla piazza che assunsero l’aspetto attuale.
Visitare la Rocca Salimbeni non è facilissimo, in quanto apre le sue porte solo tre volte all’anno:
- la mattina del 2 luglio, in occasione del Palio dedicato a Sant’Ansano
- la mattina di Ferragosto, festa dell’Assunta Vergine Maria a cui la città dedica il Palio del 16 agosto
- il primo sabato del mese di ottobre, in occasione della manifestazione “Invito a Palazzo” promossa dall’Associazione Bancaria Italiana, in cui le maggiori banche italiane aproprono le porte delle poprie sedi storiche.