Porta giustizia e Orto dei pecci

orto dei pecci

L’Orto de’ Pecci si trova nel centro storico di Siena, a poche centinaia di metri di distanza da Piazza del Campo, dove si nasconde un angolo verde di pura campagna

Nella valle di Porta Giustizia, alle spalle del Palazzo Comunale e di Piazza del Mercato, si trova uno dei polmoni verdi meglio conservati all’interno delle mura di Siena.

Il territorio pianeggiante e la ricchezza di acqua ne hanno fatto, fin dal Medioevo, un terreno ideale per la coltivazione dell’orto, come indica il suo stesso nome. Un luogo splendido dove passare un pomeriggio rilassante di cui però, neanche i senesi spesso conoscono l’affascinante storia: la valle nasce dalla volontà dell’amministrazione cittadina fra la fine del ‘200 e il primo ‘300, quando l’immigrazione urbana era in forte crescita ed era viva la speranza che la città avrebbe continuato ad allargarsi e ad espandersi così come stava facendo da un paio di secoli.

Chi, dalle campagne, voleva diventare cittadino di Siena doveva quindi avere un mestiere e, non meno importante, costruirsi una casa: ecco che la Valle diventa uno spazio progettato proprio per questo.

Purtroppo, come in molte altre vicende della storia senese, arriva la Peste del 1348 a scombinare i piani: un terzo dei senesi muoiono, e nella case non rimane nessuno, essendosi liberati numerosi alloggi nel centro della città. Nella Valle di Porta Giustizia non vive più nessuno, ed allora il Comune ordina di abbattere tutte le costruzioni e di trasformare l’area in orti, o come si legge negli atti dell’epoca, “ad campos”: l’Orto de’ Pecci assume così la sua denominazione, ancora attuale.

Nel corso dei secoli passerà poi in dotazione all’Ospedale Psichiatrico, che vi mandava i ricoverati a coltivare frutta e verdura per il fabbisogno della struttura e a badare agli animali da cortile del manicomio.

Ma c’è anche un’altra storia legata a questo bellissimo parco urbano: è Porta Giustizia, da cui si accede proprio all’Orto: da qui, durante il Trecento, i condannati a morte transitavano per essere condotti alle forche della Coroncina, oggi a qualche km dalle mura cittadine. È forse proprio da questa suggestione che, nell’Ottocento, è nata la leggenda del vampiro che infestava la valle , sicuramente ben poco illuminata e quindi evitata il più possibile nelle ore notturne dalla popolazione.

Si racconta che fosse lo spirito di un condannato a morte, ma c’era chi andava oltre, identificandolo in Niccolò di Tuldo, passato alla storia per essere stato decapitato alla pietosa presenza di Santa Caterina da Siena. Il vampiro di Porta Giustizia fu visto da molte persone, anzi, una volta fu addirittura circondato da un gruppo di abitanti, nella zona che costeggia le antiche mura cittadine. Alcuni giurarono di averlo visto trasformarsi in un pipistrello, altri che avrebbe succhiato il sangue a più di una persona, portandole in punto di morte…

Oggi, ben lontani da queste nere leggende, l’Orto dei Pecci è un luogo di verde e di pace, gestito da un’organizzazione unica nel suo genere che porta avanti una nobile missione. La  cooperativa sociale “La Proposta”a da oltre quarant’anni si impegna a offrire opportunità di lavoro e formazione a individui provenienti da situazioni di disagio psichiatrico e marginalità sociale.

Fondata nel lontano 1983, La Proposta continua a perseguire la sua visione attraverso una serie di attività focalizzate su diversi settori, con uno sguardo particolare alla cura dell’ambiente e al coinvolgimento della comunità locale.

Al centro di questa iniziativa si trova l’incantevole Orto de’ Pecci, un polmone verde situato a pochi passi da Piazza del Campo. Questo spazio multifunzionale accoglie visitatori di tutte le età, offrendo aree ludiche pensate soprattutto per i più piccoli e un’area orticola che rimanda ai tempi medievali.

Ciò che rende davvero speciale questo luogo è la sua gestione attenta e rispettosa dell’ambiente. La cooperativa si occupa non solo della conservazione e della cura del parco, ma anche della coltivazione di ortaggi biologici, che vengono poi utilizzati nel ristorante interno. Quest’ultimo è più di un semplice punto di ristoro: è un’esperienza culinaria immersa nella natura, dove gli ospiti possono gustare piatti preparati con prodotti freschi e locali, contribuendo così alla sostenibilità del progetto.

Ma l’impegno della cooperativa non si ferma qui. “La Proposta” è attiva anche nella cura del verde privato e nella gestione dei rifiuti, promuovendo pratiche di riciclo e rispetto dell’ambiente.

In un mondo sempre più frenetico e alienato, “La Proposta” rappresenta un esempio tangibile di come sia possibile unire sostenibilità ambientale e inclusione sociale, trasformando un semplice spazio verde in un’opportunità di cambiamento e crescita per tutta la comunità. Non vi resta quindi che prendere la via di porta Giustizia… e godervi l’Orto!

Quando: Meraviglia sempre visitabile

Info e contatti: ortodepecci.it

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